Passo Bernina

Passo Bernina

Engadina

Tirano (440m s.l.m.) – Passo Bernina (2330m s.l.m.) – 37km


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Lago di Poschiavo

Il giorno in cui avevo partecipato a Stelviobike la sveglia era stata, come sempre in queste occasioni, troppo presto, ma non abbastanza per non perdere il treno che mi avrebbe portato a Tirano. Con il treno successivo sarei arrivato troppo tardi; a quel punto avevo optato per la macchina e mi era avanzato il biglietto del treno. Cosa si può fare con un biglietto del treno per Tirano ? Si può andare a comprare un etto di bresaola, o due kg di mele della Valtellina, o i pizzoccheri. O magari andare scalare il Bernina in bicicletta. Decido per quest’ultima opzione e mi preparo per la mia seconda Grande Montagna. Solita sveglia ad orari indicibili (in una foto ricordo alla stazione di Carnate si intravede l’orologio della stazione, ore 5.15), sul treno dormicchio ma la palpitazione per l’evento è notevole.

Lago Bianco

Arrivo a Tirano prima delle 8, ottimo orario per iniziare la salita, che è molto lunga, circa 37km. A Tirano c’è il primo incontro con la Ferrovia Retica, ovvero il trenino rosso del Bernina, un vero e proprio treno che passa in mezzo alla piazza della cittadina valtellinese e si inerpica fino al passo. I binari del trenino ci accompagneranno fino per diversi kilometri per poi lasciare il percorso della strada e lanciarsi in evoluzioni e tornanti che mai direste possibili per un treno. La salita inizia subito, non c’è neanche mezzo kilometro per fare riscaldamento, ed è anche abbastanza dura. Sarà tutta più o meno come all’inizio, mai eccessiva, ma costante e rispettabile. Dopo circa un kilometro e mezzo si entra in Svizzera (Grigioni) e iniziano le scritte in tedesco. La salita è sempre lì, regolare e pacifica, con il trenino che va e viene occupando mezza sede stradale; bisogna fare attenzione, di solito non si trova un treno sulla propria strada scalando un passo di montagna.

Ghiacci perenni

L’unico tratto per respirare un po’ è in corrispondenza del lago di Poschiavo, intorno ai 1000 metri di quota. Dopo 9km la salita sparisce e per 3km si costeggia un ameno laghetto alpino, fino alla località Le Prese. Poco dopo si incontra il centro abitato di Poschiavo, dove il treno rosso ci saluta. La strada prosegue senza tornanti ancora per molti kilometri, senza dare tregua; il paesaggio è sempre più verde e solitario, si sale lentamente rendendosi conto che la salita non è impossibile ma non va presa sottogamba. Diversi kilometri più avanti si troverà sulla sinistra uno spiazzo con una piccola costruzione e una bella fontana di acqua freschissima. Gli ultimi kilometri ci offrono finalmente i tornanti, che sono sempre benvoluti dal ciclista. Siamo già sui 1600 metri, località La Rosa e Le Mason, si passa davanti ad un piccolo albergo. Poco dopo c’è il bivio della Forcola di Livigno. Questo significa che abbiamo superato i 2000m e mancano 3km. Gli ultimi sforzi ci portano finalmente al passo dove lo spettacolo delle montagne e dei ghiacci perenni, insieme a quello del grande Lago Bianco e del piccolo Lago Nero, ci ricompensano della fatica, che comunque non è mai stata eccessiva.

Percorso completo Tirano-Bernina-Engadina-Chiavenna-Colico


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Engadina

In quella occasione il mio giro è proseguito scendendo a St. Moritz, lungo una strada larghissima, con curvoni ampi e di grande visibilità. E’ come percorrere un’autostrada di montagna e la velocità può salire pericolosamente, ma vi garantisco che è un bel divertimento. A St.Moritz si segue la strada dell’Engadina, un altopiano a circa 1800m in cui predomina il blu dei laghi e del cielo e il verde della natura. L’unico problema è che in quella direzione c’è un forte vento contrario (che credo ci sia più o meno sempre, data la numerosa presenza di windsurf e altri oggetti volanti a vela). L’altopiano termina all’inizio della discesa del passo Maloja che con ripidi tornanti porta fino a Chiavenna. Per me sono gli ultimi km, ancora controvento, fino a Colico, dove riprenderò il treno per tornare a casa, dopo un totale di circa 140km che posso con sicurezza classificare tra i più belli per varietà di paesaggi, tra quelli più o meno raggiungibili dalle mie parti.