Baltico 2008

L’incompiuto

Bergamo Innsbruck München
Praha Szczecin


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Premesse/Introduction

szczecin

Nella vita bisogna tentare 3000 per ottenere 1500. Ovvero cercare il massimo per ottenere forse un po’ meno, ma almeno averci provato. Mentre preparavo l’itinerario mi rendevo perfettamente conto del fatto che Tallinn fosse un posto lontanissimo da casa. Ma anche Varsavia mi sembrava lontanissima due anni fa. Anche Capo Nord e Pechino sono posti lontanissimi dall’Italia, eppure conosco personalmente due viaggiatori che giorno dopo giorno, una pedalata dopo l’altra, ci sono arrivati. Per cui tanto valeva tentare il massimo e vedere dove sarei arrivato. 3000 sono i km che erano approssimativamente previsti sul percorso originario, 1500 quelli che sono riuscito a percorrere. Questa volta non è andata così bene come le altre volte, ma non è stata la distanza in senso assoluto a fermarmi, bensì il freddo e la fatica accumulata in alcune tappe in cui il paesaggio collinare si è rivelato molto più duro del previsto. Un errore che sicuramente ho commesso è stato quello di programmare una tabella di marcia, cosa che inizialmente mi sembrava una buona idea per dare regolarità al viaggio, ma alla fine si è rivelata una sorta di vincolo psicologico che mi ha spinto ad andare, alla lunga, oltre le mie capacità per cercare di rispettare il programma (cosa praticamente impossibile). Insegnamenti per la prossima volta: meglio 200km in piùin pianura che quattro giorni di colline continue ed estenuanti. E niente tabelle di marcia: si parte la mattina e dove si arriva si pianta la bandiera (come avevo sempre fatto in passato).

Muenchen

Dopo mesi di dettagliata pianificazione era arrivato finalmente il grande giorno della partenza per qualcosa che, sebbene per motivi diversi dai viaggi precedenti, era carico di grande aspettativa. Per recuperare un po’ di tempo ero partito di venerdi pomeriggio subito dopo il lavoro. L’idea di partire da casa mi attirava moltissimo. Attraversare l’Europa dopo aver chiuso alle mie spalle la porta del garage aveva un sapore speciale. L’attesa che nella mia testa ormai frullava in modo vorticoso negli ultimi giorni aveva creato una grande tensione. Ero partito accompagnato da un’amica che è ormai da molto tempo la mia abituale compagna di uscite in bicicletta, quasi a festeggiare l’inizio della grande impresa, ma la tensione mi impedisce di dire una parola. A metà della tappa lei torna a casa e io proseguo, fa caldissimo e non riesco a rilassarmi in nessun modo. Mi sembra tutto troppo grande, troppo distante, troppo lungo. Arrivo a Brescia esausto e ho fatto appena settanta km su tremila. Fortunatamente il giorno seguente la mia mente è più sgombra e percorro con tranquillità la strada che mi separa dal mio obiettivo. Il lago di Garda, il Passo del Brennero, Monaco di Baviera, Praga… giorno dopo giorno l'”impresa” prende forma, ma non tutto andrà per il verso giusto. A parte il Brennero, di cui ero ben cosciente e che si è rivelato comunque pedalabile a parte pochi ultimi km che sono un po’ più duri, soprattutto con la bici carica, e il passaggio tra Austria e Germania su una strada con un duro strappo iniziale, anche questo previsto, la fatica si accumula giorno dopo giorno sulle colline tra Germania e Repubblica Ceca. Interminabili saliscendi per tutto il giorno, mille salite e mille discese tra Baviera e Boemia, ore e ore sotto sforzo, con la media sempre molto bassa, il dislivello che si accumula, e il clima che più si va a nord e più diventa freddo, ventoso e incerto. Gli ultimi giorni c’è una tregua, due lunghe tappe che mi fanno recuperare un po’ di ritardo ma che sono il canto del cigno.

Praha

L’ultimo giorno raggiungo Szczecin (Stettino); sono a poco meno di metà strada e ho percorso la Mitteleuropa da sud a nord. Attraverso la città e mi allontano senza problemi su strade tranquille. Arrivo a Goleniow, piccolo centro ad una ventina di km da Stettino, dove si trova l’aeroporto cittadino. E’ qui che improvvisamente sento la stanchezza arrivare tutta in una volta. Il tempo è peggiorato, fra freddo (inizierà anche a piovere) e la strada per proseguire è deserta e si infila in una foresta, nel silenzio più assoluto. Ho un cedimento sia fisico che mentale e improvvisamente sento pesare moltissimo il fatto di essere solo; giro la bici e torno a Goleniow, dove mi fermo in un albergo per riposare e capire come volge il tempo, che non migliorerà più di tanto. Dopo due giorni decido di tornare a casa.

You should always try your best. Try 3000 to get 1500. While I was planning this journey I was perfectly aware that Tallinn is incredibly far from my home place, but also Warszawa was “too far” in 2006 trip. Nordkapp and Bejing are places incredibly far from Italy, but I know personally two people who have been able to go there.

 

This time not everything was fine, it was not distance to stop me but cold weather and a sequence of very hilly days that caused me to accumulate too much fatigue. A mistake I made was also to define a travelplan with places and distances day by day. It seemed to me a good idea to give some regularity to my journey, but it pushed me over my limits just to follow the travelplan (that is impossible). So, next time, better 200km more flatland than 4 day of continuous hills, and no travel plan (as I had always done before). After months of detailed planning eventually the day comes. The beginning of this great challenge is here. I leave from home just a little time after having said bye to my coworkers. Crossing Europe after closing behind me the garage door is a special event. I feel nervous; This first day my usual cycling buddy comes with me to celebrate the challenge’s start, but I am totally speechless.

La trombetta socializzante – The socializing trumpet

After about two hours she comes back home and I run forward to Brescia. It’s very hot and I can’t relax. Everything seems too bog, too far, too long. I reach Brescia exhaust, after just 70kms of 3000. The following day is better, I cover quite fine the road along Garda Lake. Day bay day I leave behind me the Brennerpass, Muenchen, Prague, but not everything will be fine. After the Alps in Italy and Austria, the fatigue increases mostly travelling through Germany and Czech Republic, where the road has endless ups-and-downs in Bayern and Bohemia. Besides that the weather turns every day colder and windy, as far as I go north. After the hilly area I run quite fine for two long stages (180km each), but the end is very close. The last day I get Stettin: almost half route is done. I leave the big city on a quiet road up to Goleniow (the city airport place), but suddendly I feel all the tiredness that accumulated before. The weather is getting worse and the road is totally desert. I also can’t stand to be so alone in the middle of nowhere; the next city is rather far, so I decide to go back to Goleniow, where I take a rest and wait for the weather to get better, but nothing willl change (always wind, clouds and rain). After two days of waiting in hotel I decide to come back home.

Allenamento/Training

3000km circa dall’inizio dell’anno, un buon allenamento che permette di partire senza problemi. Il mio stato di forma ha avuto l’inverno scorso degli alti e bassi. Il 2007 era terminato con uno stop forzato, dovuto ad un certo affaticamento (causato più che altro dalla concomitanza di allenamento in bicicletta e in palestra – che peraltro neanche mi piace tanto…) sovrapposto al verificarsi di alcuni leggeri disturbi gastrici poi risolti. Il 2008 inizia meglio, qualche uscita leggera tra gennaio e febbraio e a fine febbraio/inizio marzo riprendo regolarmente le mie uscite normali, che sono contemporaneamente allenamento e divertimento. In generale a inizio viaggio stavo abbastanza bene anche se non come qualche tempo fa in cui il recupero (che è il vero problema) era totalmente indolore (ebbene si, gli anni passano anche per Bikerfab…).

About 3000km from the beginning of the year, a good training that allows you to go without problems. My shape has been not always perfect lately, due to some overtraining (bike + gym) and some light health problems – now solved. In general when I started this trip I was quite fine, though not perfect as some time ago (am I getting older ??).

Tappe/Stages

Il viaggio è durato 12 giorni. Nella seguente tabella è riassunta la tabella di marcia e i dati principali di ogni tappa.

The journey took 12 days. The following table shows each stage data.

N. Partenza

Start

Arrivo

Arrival

Km Tempo

Time

Media

Avg

Disl.

Height

1 Bergamo Brescia 70 3:29 20.2
2 Brescia Rovereto 128 6:08 20.9 658
3 Rovereto Bressanone 130 6:20 20.5 757
4 Bressanone Rotholz (A) 124 6:40 18.7 1146
5 Rotholz München(D) 125 6:27 19.4 961
6 München Regensburg 143 7:01 20.4 639
7 Regensburg Horsovsky Tyn (CZ) 110 5:47 19.1 1243
8 Horsovsky Tyn Praha 135 6:18 21.5 1178
9 Praha Ceskà Lipa 89 4:39 19.1 702
10 Ceskà Lipa Guben (D) 180 8:11 21.9 1220
11 Guben Gartz 181 8:30 21.4 765
12 Gartz Goleniow 97 4:59 19.5 339
10 parole di…/10 words in…

Per il tedesco fare riferimento a Donauradweg 2005, per il ceco-slovacco ed il polacco ad Europa dell’Est 2006.

See Donauradweg 2005 for German language, see East Europe 2006 for Czech (Slovak) and Polish.

Conclusione/Conclusion

Si chiude così, con una certa delusione, il grande tour Baltico 2008, senza neanche aver visto il mar Baltico (anche se 1500km non sono proprio poca strada).
Oltre al clima e alla fatica questa volta ha pesato molto l’improvviso disagio nell’essere da solo. Nei viaggi precedenti viaggiare in solitaria non era mai stato un problema, mentre questa volta mi è pesato in diverse occasioni e a mente fredda credo che se ci fosse stato qualcun altro probabilmente avrei continuato almeno un altro giorno, cosa che magari avrebbe sbloccato la situazione; o semplicemente avrei percorso quei 20km nella foresta senza pensarci più di tanto.
Comunque ho deciso che prima o poi ci riproverò prendendo un treno per Stettino e ricominciando da dove ho lasciato il discorso.

The Great Baltic tour remains unfinished. I am rather disappointed to be honest, though 1500km are not exactly a negligible route. Apart the cold weather and the very hilly roads, this time the discomfort of being alone has been determining. I really think that if there had been somebody with me the last day I would have probably continued, or at least I would have tryied.
Anyway, sooner or later I will try again, taking a train to Stettin to continue from where I stopped.

Nella vita bisogna tentare 3000 per ottenere 1500. Ovvero cercare il massimo per ottenere forse un po’ meno, ma almeno averci provato. Mentre preparavo l’itinerario mi rendevo perfettamente conto del fatto che Tallinn fosse un posto lontanissimo da casa. Ma anche Varsavia mi sembrava lontanissima due anni fa. Anche Capo Nord e Pechino sono posti lontanissimi dall’Italia, eppure conosco personalmente due viaggiatori che giorno dopo giorno, una pedalata dopo l’altra, ci sono arrivati. Per cui tanto valeva tentare il massimo e vedere dove sarei arrivato.
3000 sono i km che erano approssimativamente previsti sul percorso originario, 1500 quelli che sono riuscito a percorrere. Questa volta non è andata così bene come le altre volte, ma non è stata la distanza in senso assoluto a fermarmi, bensì il freddo e la fatica accumulata in alcune tappe in cui il paesaggio collinare si è rivelato molto più duro del previsto.


Muenchen

Un errore che sicuramente ho commesso è stato quello di programmare una tabella di marcia, cosa che inizialmente mi sembrava una buona idea per dare regolarità al viaggio, ma alla fine si è rivelata una sorta di vincolo psicologico che mi ha spinto ad andare, alla lunga, oltre le mie capacità per cercare di rispettare il programma (cosa praticamente impossibile). Insegnamenti per la prossima volta: meglio 200km in più in pianura che quattro giorni di colline continue ed estenuanti. E niente tabelle di marcia: si parte la mattina e dove si arriva si pianta la bandiera (come avevo sempre fatto in passato).

Dopo mesi di dettagliata pianificazione era arrivato finalmente il grande giorno della partenza per qualcosa che, sebbene per motivi diversi dai viaggi precedenti, era carico di grande aspettativa. Per recuperare un po’ di tempo ero partito di venerdi pomeriggio subito dopo il lavoro. L’idea di partire da casa mi attirava moltissimo. Attraversare l’Europa dopo aver chiuso alle mie spalle la porta del garage aveva un sapore speciale. L’attesa che nella mia testa ormai frullava in modo vorticoso negli ultimi giorni aveva creato una grande tensione. Ero partito accompagnato da un’amica che è ormai da molto tempo la mia abituale compagna di uscite in bicicletta, quasi a festeggiare l’inizio della grande impresa, ma la tensione mi impedisce di dire una parola. A metà della tappa lei torna a casa e io proseguo, fa caldissimo e non riesco a rilassarmi in nessun modo. Mi sembra tutto troppo grande, troppo distante, troppo lungo. Arrivo a Brescia esausto e ho fatto appena settanta km su tremila.


Praha

Fortunatamente il giorno seguente la mia mente è più sgombra e percorro con tranquillità la strada che mi separa dal mio obiettivo. Il lago di Garda, il Passo del Brennero, Monaco di Baviera, Praga… giorno dopo giorno l'”impresa” prende forma, ma non tutto andrà per il verso giusto. A parte il Brennero, di cui ero ben cosciente e che si è rivelato comunque pedalabile a parte pochi ultimi km che sono sicuramente duri, soprattutto con la bici carica, e il passaggio tra Austria e Germania su una strada con un duro strappo iniziale, anche questo previsto, la fatica si accumula giorno dopo giorno sulle colline tra Germania e Repubblica Ceca. Interminabili saliscendi per tutto il giorno, mille salite e mille discese tra Baviera e Boemia, ore e ore sotto sforzo, con la media sempre molto bassa, il dislivello che si accumula, e il clima che più si va a nord e più diventa freddo, ventoso e incerto. Gli ultimi giorni c’è una tregua, due lunghe tappe che mi fanno recuperare un po’ di ritardo ma che sono il preludio al cedimento. L’ultimo giorno raggiungo Szczecin (Stettino); sono a poco meno di metà strada e ho percorso la Mitteleuropa da sud a nord. Attraverso la città e mi allontano senza problemi su strade tranquille. Arrivo a Goleniow, piccolo centro ad una ventina di km da Stettino, dove si trova l’aeroporto cittadino. E’ qui che improvvisamente sento la stanchezza arrivare tutta in una volta. Il tempo è peggiorato, fra freddo (inizierà anche a piovere) e la strada per proseguire è deserta e si infila in una foresta, nel silenzio più assoluto. Ho un cedimento sia fisico che mentale e improvvisamente sento pesare moltissimo il fatto di essere solo; giro la bici e torno a Goleniow, dove mi fermo in un albergo per riposare e capire come volge il tempo, che non migliorerà più di tanto. Dopo due giorni decido di tornare a casa.

You should always try your best. Try 3000 to get 1500. While I was planning this journey I was perfectly aware that Tallinn is incredibly far from my home place, but also Warszawa was “too far” in 2006 trip. Nordkapp and Bejing are places incredibly far from Italy, but I know personally two people who have been able to go there.
This time not everything was fine, it was not distance to stop me but cold weather and a sequence of very hilly days that caused me to accumulate too much fatigue. A mistake


Stettin

I made was also to define a travelplan with places and distances day by day. It seemed to me a good idea to give some regularity to my journey, but it pushed me over my limits just to follow the travelplan (that is impossible). So, next time, better 200km more flatland than 4 day of continuous hills, and no travel plan (as I had always done before).

After months of detailed planning eventually the day comes. The beginning of this great challenge is here. I leave from home just a little time after having said bye to my coworkers. Crossing Europe after closing behind me the garage door is a special event. I feel nervous; This first day my usual cycling buddy comes with me to celebrate the challenge’s start, but I am totally speechless. After about two hours she goes back home and I run forward to Brescia. It’s very hot and I can’t relax. Everything seems too bog, too far, too long. I reach Brescia exhaust, after just 70kms of 3000.


La trombetta socializzante
The socializing trumpet

The following day is better, I cover quite fine the road along Garda Lake. Day bay day I leave behind me the Brennerpass, Muenchen, Prague, but not everything will be fine. After the Alps in Italy and Austria, the fatigue increases mostly travelling through Germany and Czech Republic, where the road has endless ups-and-downs in Bayern and Bohemia. Besides that the weather turns every day colder and windy, as far as I go north. After the hilly area I run quite fine for two long stages (180km each), but the end is very close. The last day I get Stettin: almost half route is done. I leave the big city on a quiet road up to Goleniow (the city airport place), but suddendly I feel all the tiredness that accumulated before. The weather is getting worse and the road is totally desert. I also can’t stand to be so alone in the middle of nowhere; the next city is rather far, so I decide to go back to Goleniow, where I take a rest and wait for the weather to get better, but nothing willl change (always wind, clouds and rain). After two days of waiting in hotel I decide to come back home.

Allenamento
Training

3000km circa dall’inizio dell’anno, un buon allenamento che permette di partire senza problemi. Il mio stato di forma ha avuto l’inverno scorso degli alti e bassi. Il 2007 era terminato con uno stop forzato, dovuto ad un certo affaticamento (causato più che altro dalla concomitanza di allenamento in bicicletta e in palestra – che peraltro neanche mi piace tanto…) sovrapposto al verificarsi di alcuni leggeri disturbi gastrici poi risolti. Il 2008 inizia meglio, qualche uscita leggera tra gennaio e febbraio e a fine febbraio/inizio marzo riprendo regolarmente le mie uscite normali, che sono contemporaneamente allenamento e divertimento. In generale a inizio viaggio stavo abbastanza bene anche se non come qualche tempo fa in cui il recupero (che è il vero problema) era totalmente indolore (ebbene si, gli anni passano anche per Bikerfab…).

About 3000km from the beginning of the year, a good training that allows you to go without problems. My shape has been not always perfect lately, due to some overtraining (bike + gym) and some light health problems – now solved. In general when I started this trip I was quite fine, though not perfect as some time ago (am I getting older ??).

Tappe
Stages

Il viaggio è durato 12 giorni. Nella seguente tabella è riassunta la tabella di marcia e i dati principali di ogni tappa.

The journey took 12 days. The following table shows each stage data.

N. Data/Date Partenza/Start Arrivo/Arrival Km Km tot Tempo corsa/effettivo
Run/total time
Media km/h
Avg spd
Disl.m./Height Meteo
1 27/6 Bergamo Brescia 70.6 71 3:29 20.2 caldo afoso
very hot
2 28/6 Brescia Rovereto 128.3 199 6:08 20.9 658 caldo
hot
3 29/6 Rovereto Bressanone 130.6 329 6:20 20.5 757 sereno, molto caldo a fine tappa
clear sky, very hot later
4 30/6 Bressanone Rotholz (A) 124.7 454 6:40 18.7 1146 Fresco, freddo sul Brennero
Fresh, cold on Brennerpass
5 1/7 Rotholz Muenchen (D) 125.6 580 6:27 19.4 961 Fresco, sereno
Fresh, clear sky
6 2/7 Muenchen Regensburg 143.6 723 7:01 20.4 639 Fresco, sereno
Fresh, clear sky
7 3/7 Regensburg Horsovsky Tyn (CZ) 110.6 834 5:47 19.1 1243 Fresco, sole, a fine giornata pioggia
Fresh, clear sky, rain later
8 4/7 Horsovky Tyn Praha 135.7 970 6:18 21.5 1178 Nuvoloso, freddo, miglioramento in serata
Cloudy, cold, better later
9 5/7 Praha Ceskà Lipa 89.2 1059 4:39 19.1 702 Nuvoloso, freddo, vento
Cloudy, cold, windy
10 6/7 Ceskà Lipa Guben (D) 180 1239 8:11 21.9 1220 Fresco, sole
Fresh, sunny
11 7/7 Guben Gartz 181.7 1421 8:30 21.4 765 Fresco, nuvoloso/variabile, brevi piogge
Fresh, cloudy/changeable, showers
12 8/7 Gartz-Szczecin Goleniow 97 1518 4:59 19.5 339 Fresco, variabile, pioggia
Fresh, changeable, rain

10 parole di…
10 words in…

Per il tedesco fare riferimento a Donauradweg 2005, per il ceco-slovacco ed il polacco ad Europa dell’Est 2006

See Donauradweg 2005 for German language, see East Europe 2006 for Czech (Slovak) and Polish.

Conclusione
Conclusion

Si chiude così, con una certa delusione, il grande tour Baltico 2008, senza neanche aver visto il mar Baltico (anche se 1500km non sono proprio poca strada).
Oltre al clima e alla fatica questa volta ha pesato molto l’improvviso disagio nell’essere da solo. Nei viaggi precedenti viaggiare in solitaria non era mai stato un problema, mentre questa volta mi è pesato in diverse occasioni e a mente fredda credo che se ci fosse stato qualcun altro probabilmente avrei continuato almeno un altro giorno, cosa che magari avrebbe sbloccato la situazione; o semplicemente avrei percorso quei 20km nella foresta senza pensarci più di tanto.
Comunque ho deciso che prima o poi ci riproverò prendendo un treno per Stettino e ricominciando da dove ho lasciato il discorso.

La prossima pedalata è però già decisa: Bergamo-Messina, che almeno mentalmente mi sembra “facile” e per una volta non ho voglia di sfidare il mondo intero.

The Great Baltic tour remains unfinished. I am rather disappointed to be honest, though 1500km are not exactly a negligible route. Apart the cold weather and the very hilly roads, this time the discomfort of being alone has been determining. I really think that if there had been somebody with me the last day I would have probably continued, or at least I would have tryied.
Anyway, sooner or later I will try again, taking a train to Stettin to continue from where I stopped. But the next trip is already decided: Bergamo-Sicily, that seems at least “psychologically easy” and this time I don’t want to challeng the entire world.

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Diario di viaggio giorno per giorno / Travelog day by day