Alla fine ce l’abbiamo fatta. Dopo aver lottato contro la malasorte prima di partire, poi il mal di gola, la tosse, il raffreddore, il caldo, le vespe e altri animali volanti lungo la strada, abbiamo portato a casa l’ultimo trofeo balcanico. Il viaggio è stato completato a fine Luglio ma scrivo con qualche settimana di ritardo causa reboot del cervello e due ulteriori settimane di vacanza senza internet. Il percorso, rispetto a quello inizialmente pianificato, è stato leggermente accorciato per il gran caldo, ma è rimasta una grande avventura che lascerà tanti ricordi. Tra le città albanesi in programma abbiamo purtroppo dovuto riunciare a Gjirokaster che è stata tagliata per una forse errata valutazione delle difficoltà del percorso, in realtà dovute solo alla calura e alla incerta presenza di hotel in un lungo tratto di strada in cui non sapevamo se avremmo potuto dividere in due la tappa se ce ne fosse stato bisogno. In condizioni climatiche normali non ci sarebbe stato nessun problema, ma in Albania ha fatto un caldo assurdo. Durante qualche sosta di quelle che si fanno di tanto in tanto per mangiare qualcosa lungo la strada il termometro del ciclocomputer segnava 40 gradi all’ombra. Lungo la strada una volta ho visto anche 48°C (naturalmente dovuto all’esposizione al sole del contakilometri durante la marcia), cosa che inizialmente mi ha anche preoccupato abbastanza, ma poi ci siamo resi conto che non era affatto mortale come si potrebbe pensare, principalmente perchè l’umidità era bassissima e per la presenza tante fontane nelle quali ci siamo copiosamente sciacquariati ogni pochi kilometri. In Macedonia il clima è stato molto più accettabile in quanto lunghe porzioni del percorso sono state a quote collinari (da 700 fino a 1200m sul livello del mare), tranne a Skopje che è molto più in basso.

Ciftelia

Ciftelia

Portiamo a casa il sapore ben noto di ex-Yugoslavia assaggiato in Macedonia e la grandissima cordialità degli albanesi, mille anni luce distanti dallo stereotipata immagine del personaggio losco che spesso accompagna questo popolo.

Oltre a questo, ci siamo portati a casa anche una ciftelia, strumento musicale tradizionale albanese, e sei CD di musica popolare dei due Paesi.

Qui le foto del viaggio, e una breve clip di uno dei momenti salienti (diciamo così) della pedalata macedone:

Più avanti vedranno la luce il diario di viaggio e un video-montaggio più lungo.

E’ online anche il diario di viaggio completo.