6 – 11/8: Scharding – Ottensheim, 114km


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Passau

Passau

Una quindicina di km separano Schärding da Passau, detta la città dei tre fiumi, in cui convergono le acque del Danubio, dell’Inn e dell’Ilz, che ogni tanto sommergono la città. Il primo contatto con il Danubio è su un enorme ponte che porta sulla riva nord, da cui inizia il mio cammino lungo la Donauradweg. Da questo momento in poi, a parte brevissimi tratti urbani di tanto in tanto, il viaggio sarà su strada totalmente chiusa al traffico ma popolata di ciclisti e cicloturisti di mille paesi che percorrono ogni anno la più celebre delle piste ciclabili. Si trovano viaggiatori solitari come me, coppie, famiglie con bambini (incontrerò per due volte la stessa famiglia svizzera in due posti diversi), gruppi, giovani, anziani, chi va forte e chi va piano.
Una delle attrazioni di questo primo tratto di strada è sicuramente l’ansa di Schlogen, dove il grande fiume percorre una S incuneandosi in un paesaggio spettacolare. In prossimità dell’ansa è necessario prendere un traghetto che porta sull’altra riva.
Si viaggia immersi nella natura e nel silenzio, a pochi metri dall’acqua. Ad Ottensheim termino la mia tappa incontrando un cicloviaggiatore un po’ troppo “fai da te”. In sella alla sua moderna bicicletta da corsa in carbonio, senza portapacchi, arrivava da Passau dove era giunto in automobile dall’Italia, portando un pesante zaino sulle spalle. Dopo circa 100km era praticamente distrutto dalla fatica, a dimostrazione del fatto che portare uno zaino è solo un modo per farsi del male. Chissà se è arrivato a destinazione o ha desistito.

Scharding is just 15km before Passau, the so called “city of three rivers”, where Danube, Inn and Ilz join, and sometimes flood the city. The first contact with Danube is on a huge bridge I walk on to get the north bank, where my route on the Donauradweg starts. Fro now on, apart very short parts in small urban areas from time to time, the journey will be on a road forbidden to cars but crowded of cyclists coming from many countries, that run every year the most famous bicycle track. You will find lonely riders like me, couples, families with children (I will meet twice the same family from Switzerland), groups, old and young people, who goes fast and who goes slowly.
One of the most famous attractions of this part of the route is the Schlogen loop, where the river draws a large S in a spectacular landscape. Narby you must pass on the other side of the river on a typical small boat.
You run in the silent nature, just few steps away from the water. In Ottensheim I end my running day with the meeting of a “cycletourist” too much “do-it-yourself”. He uses a running bike without rear rack and has a heavy backpack on his shoulders, the best way to hurt himself. In fact he is extremely tired after just less than 100km. Was he able to get his destination ? Who knows.

7 – 12/8: Ottensheim – Groisbach, 134km


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Ottensheim

Ottensheim

Ottensheim è a pochi kilometri da Linz, che si attraversa passando per un bellissimo parco cittadino. Non sembra neanche di essere in una grande città, si viaggia tranquilli nel silenzio del parco, incrociando podisti e altri cicloviaggiatori. Il tempo è stabile e sereno, e finalmente il piacere di questo viaggio comincia a farsi sentire. Pochi kilometri dopo Linz si trova Mauthausen, località nota per essere sede di un famoso campo di concentramento tedesco. Si attraversano zone di vigneti, in un paesaggio che ispira una grande tranquillità. A Groisbach prendo alloggio presso una Privatzimmer, ovvero un affittacamere in una casa privata. Si alloggia al piano di sopra, sotto vive la famiglia. Al mattino si fa colazione con altri ospiti mentre la normale vita di casa si svolge come al solito. La stanza con vista sul Danubio costa pochissimo e sul comodino trovo anche dei numeri di Topolino in tedesco.

Mauthausen

Mauthausen

Ottensheim is few km before Linz, a large city on the shore of the Danube. You pass through a beautiful city park. It does not even looks like a big city, you run quietly in the silence, meeting runners and other cyclo-travellers. The weather is fine and eventually I can feel the pleasure of this trip. Few kilometers past Linz there is Mauthausen, famous for being the site of a well known nazi lager of WW2. This is a land of vineyards, in a very quiet landscape. In Groisbach I take a room in a very cheap Privatzimmer with Danube view.

8 – 13/8: Groisbach – Wien, 123km


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Wien

Wien

Siamo ormai vicini alla meta. Prima di partire non avevo deciso con certezza dove avrei concluso il viaggio (se Vienna o Bratislava), tutto dipendeva da come sarebbero andate le cose. Ormai sono quasi arrivato a Vienna ed è passata appena una settimana da quando sono partito da Innsbruck, in una mattinata che sembrava autunnale. Gli ultimi kilometri prima di Vienna la strada si fa più popolata in quanto la pista ciclabile fa parte di un grande parco lungo il fiume; si incontra tanta gente che fa una passeggiata, un giro in bici, una scampagnata. Sulla mia strada incontrerò un ciclista con una bici da corsa ultraleggera di cui prenderò la scia e che seguirò per diversi kilometri a velocità sostenuta. Si entra in città per una stradina tranquillissima che via via diventa lungofiume e ci si troverà in breve tempo in pieno centro, pedalando tra grandi palazzi i quali ci ricordano che un kilometro dopo l’altro siamo arrivati nella capitale dell’ex impero austro-ungarico. Trovare un hotel non di lusso sarà un’impresa ardua. Tutto quello che si vede per strada ha non meno di 4 stelle. Alla fine, un po’ stanco, decido di entrare in uno di questi grandi alberghi per sondare la situazione. Il prezzo è alto, dopo una breve contrattazione potrei scendere un po’ ma è una questione di principio: a me basta una camera pulita in un posto senza pretese. Il gentilissimo portiere, dopo aver manifestato quasi entusiasmo per il mio essere italiano, mi confessa che girato l’angolo c’è un hotel più modesto ma comunque dignitoso e pulito, dove mi sistemerò spendendo la metà e ottenendo lo stesso risultato, ovvero una doccia, un letto e una colazione. Nel pomeriggio giro in centro e cena sostanziosa.

The target is few steps away. Before leaving I hadn’t decided where exactly I would have finished my route (in Wien or in Bratislava). Now I am almost in Wien and just a week is passed since I left Innsbruck. The last kilometers before Wien are more crowded, the track is part of a large park along the river, there is a lot of people walking, cycling or going for a picnic. You enter the big city on a small and quiet road that gets as embankment and you will quickly find yourself in the city center, running between great historical palaces remembering us that we are in the capital of the former Austro-Hungarian empire.
Finding a not-luxury hotel will be not easy. Everything on the road has no less than 4 stars. After a while, quite tired, I decide to check one of these hotels. The price is rather high, so after a short talk the very kind doorman whispers me that just on the corner there is another cheap but clean and fine hotel where I will spend half money getting basically the same I need: a shower, a bed and a breakfast.

9 – 14/8: Wien – Bratislava, 87km
10 – 15/8: Bratislava


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Bratislava

Bratislava

Ormai siamo quasi arrivati. Lascio la capitale austriaca seguendo il corso del fiume, all’interno di un grande parco. Si arriva ad una centrale idroelettrica passando in prossimità del Donaukanal, che bisogna fare attenzione a non infilare per sbaglio, altrimenti si va in direzione opposta rispetto alla strada per Bratislava. Chiedendo in giro trovo la via maestra. L’ultimo tratto di Donauradweg non è più asfaltato. Non è neanche una strada bianca, ma una continua alternanza di asfalto e strada bianca, 100 metri asfaltati e 100 metri no. Il luogo è veramente bellissimo, pieno di corsi d’acqua, stagni, uccelli e natura lussureggiante, diverso dal paesaggio incontrato fino ad ora. Incrocerò sulla mia strada una ragazza su una bici recumbent che va in direzione opposta; il suo sorriso mi è rimasto impresso ancora oggi a distanza di anni. Gli ultimi kilometri lascio la pista ciclabile ormai del tutto priva di asfalto e torno su strada, arrivo alla frontiera con la Slovacchia e raggiungo quindi Bratislava, facendo il mio primo incontro con l’Est.

Prenderò alloggio presso una affittacamere che si rivelerà una fregatura. Troppi soldi per un servizio inesistente, un frigo con una scatola di latte già aperta e del pane duro di chissà quanto tempo. Mi accorgo troppo tardi (ormai avevo pagato e la signora si era dileguata) che poco distante c’è un buon albergo di una nota catena, che per pochi soldi in più (suppongo) mi avrebbe sicuramente riservato un trattamento molto migliore.
Devo restare a Bratislava un giorno in più perchè il treno del ritorno richiede una prenotazione obbligatoria che è ormai troppo tardi per richiedere; ne approfitterò per fare un po’ il turista, ma il giorno dopo pioverà a dirotto per cui non me la godrò più di tanto. In quella occasione ho scoperto l’esistenza delle allegre mucche della Cowparade, una esposizione di mucche in vetroresina dipinte da giovani artisti, che fa il giro delle capitali europee e mondiali. Non dico cosa è successo quando sono arrivate a Milano tempo dopo, casualmente in concomitanza con una partita di calcio, perchè c’è solo da vergognarsi.
La mattina del 16 agosto prenderò il treno dalla stazione Petrzalka e farò un breve trasferimento in bici a Vienna tra due stazioni sotto una pioggia battente. Finalmente salgo sul treno, che attraverserà l’Austria assediata da fiumi in piena. L’estate 2005 verrà ricordata per le grandi alluvioni che hanno colpito l’Europa centrale, in Svizzera, Germania, Romania, Bulgaria: sono andato via appena in tempo. Arrivato al Brennero prendo gli ultimi treni che mi porteranno a casa. Qui il maltempo sparisce. Siamo sempre il paese del sole.

Bratislava, Cowparade

Bratislava, Cowparade

The job is almost done. I leave Wien following the Danube river in a big city park, passing by a big hydroelectric power plant, nearby the Donaukanal (do not follow it, since it runs in the opposite direction). The last part of Donauradweg is a sequence of asphalt and soil road. The place is wonderful, water, lakes, birds and luxuriant nature, different than the landscape of last days. I will meet a girl on a recumbent bike who is running to Wien; her smile is still fixed in my mind. The last kilometers I leave the bike track and go on the normal road, up to the Slovakian border, then to Bratislava. I will take a room by a private room-rent that will be a rip-off! Too much money for almost no service, a refrigerator with an already open milk bottle and some stale bread. I realize too late that nearby there is a good hotel of a well known brand, where I would have probably paid more or less the same but getting a much better service.
I must stay a day more in Bratislava due to train reservation, so I have time to visit the city but the following day will be very cold and rainy, so I will not enjoy it very much. I will see for the fist time the nice cows of Cowparade shown around in city center.
On August, 16th early morning I take the train from Petrzalka station and after a short run in Wien to change station under a strong rain I will eventually take the train to go back home, passing through Austria under the rain, just before the floods that hit central Europe in summer 2005 (I left just in time!).
After Brennerpass the weather turns again fine.