1 – 27/6: Bergamo – Brescia, 70km


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Per la prima volta parto da casa. Verso le 15:30 saluto i colleghi in ufficio, tra i lazzi e i frizzi di chi fa della facile ironia sul perchè i miei viaggi siano sempre diretti verso (le donne dell’) est… La bicicletta è pronta dalla sera prima, mi devo solo cambiare e posso dare la prima pedalata. Attraverso la città fino all’abitazione della mia compagna di uscite che oggi verrà con me per un tratto. Dovrebbe essere un “prologo” sereno e piacevole, ma il nervosismo mi assale. Non aprirò quasi bocca tutto il tempo. A metà strada circa ci salutiamo, lei torna indietro e io proseguo per Brescia prendendo piccole strade locali che attraversano la Franciacorta. Il paesaggio è molto bello e verde, si attraversano zone di vigneti in mezzo alle colline. Il caldo è tanto e, anche se a me in genere non dà troppo fastidio, rende questo primo assaggio di viaggio molto faticoso. Conosco già la strada perchè l’ho provata un paio di volte nelle settimane precedenti, per cui ho solo voglia di arrivare a Brescia dove mi aspetta il primo albergo prenotato, che è lo stesso in cui l’inverno scorso si è tenuto il raduno di cicloviaggiatori da cui è nata l’idea del libro. Finalmente arrivo, sono veramente stremato, in un modo che non è neppure giustificato dalla breve distanza percorsa. Neanche la doccia e la cena mi ritempreranno completamente. Vado a dormire sperando che domani sia meglio.

This is the first time a journey starts from home door. I leave my workplace and reach quickly my home. The bycicle is ready from last night, I have just to dress the cyclist suite and start. I reach my bycicle buddy’s home, she will go with me for a while today, to celebrate the beginning of this great challenge. It should be a nice trip but I get very nervous. I will be speechless all the time spent together on the road. After about 30km she comes back home and I continue to Brescia, on small local roads through the Franciacorta region. The place is very beautiful, plenty of hills and grapes. It’s very hot and running is rather hard. I already know the road so I want just to reach the hotel. Eventually I get it, I feel extremely tired; the distance and the effort do not justify so much tiredness. A shower and the dinner help a little but I still do not feel perfectly fine. I go to sleep hoping that tomorrow will be better.

2 – 28/6: Brescia – Rovereto, 128km

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Da Brescia a Desenzano la strada non è molto interessante, lunghi rettilinei su uno stradone inondato dal sole già di prima mattina ma fortunatamente non molto trafficato. Giunti sul lago di Garda il paesaggio è molto migliore, c’è un po’ di traffico fino a Peschiera ma l’atmosfera è quella piacevole di una località di villeggiatura. A Peschiera si devia verso la Gardesana orientale, bellissima e tranquilla strada che costeggia la riva veneta del lago di Garda aprendo la vista a sinistra sul lago e a destra sulla montagna. Il vento favorevole mi fa andare veramente forte e devo limitarmi per non spendere troppe energie che pagherei successivamente. All’estremo nord del lago si attraversano un paio di gallerie che segnano il confine tra il Veneto e il Trentino-Alto Adige. Le gallerie non creano problemi e si arriva a Torbole, dove il vento è ancora più forte a causa del restringimento del bacino lacustre. Si lascia la riva del lago per salire sulle colline che ci separano dalla valle dell’Adige, direzione RoveretoTrento. Uno strappo in forte pendenza di circa 2km rompe il veloce ritmo tenuto fino ad ora. Si può adesso prendere la pista ciclabile seguendo le indicazioni per Mori, anche allo scopo di evitare una lunga galleria altrimenti non percorribile. A Mori riprendo la statale che non è più trafficata come pochi kilometri prima, dove avevo incrociato una lunga coda di auto (molte straniere) che si dirigevano verso il lago.
Arrivo a Rovereto abbastanza presto e mi dirigo verso l’hotel che ho prenotato anche questa volta.

From Brescia to Desenzano the road is not very interesting, a long straight lane in a sunny morning, at least the traffic is very light. Once on the Garda lake the view is much better, a little more traffic, being this a very populated touristic place. From Peschiera del Garda the route turns left to the eastern Gardesana, the road that runs on the left shore of the Garda lake. The view is great, with the lake on the left and the mountain on the right. A strong tailwind helps me to go very fast. At the very north of the lake you pass through few short tunnels on the border between Veneto and Trentino-Alto Adige regions. The tunnels are easily passed and the lake is left at Torbole, where the wind is even stronger due to the lake valley that gets narrower. In Torbole the route follows the Rovereto-Trento direction, through a very steep climb about 2km long. Before getting on the top of the hill there is a cycle track to Mori, that helps you to leave the busy road and especially to avoid a long tunnel you could not run through by bike. From Mori again on the main road, no more busy like before. I get Rovereto quite early and find my second reserved room in an hotel.

3 – 29/6: Rovereto – Bressanone, 130km


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Ciclopista del Sole

E’ domenica mattina, la SS12 è quasi deserta. Fino a Trento il viaggio è tranquillo e senza difficoltà, la valle è ancora larga e la pendenza impercettibile. A Trento l’uscita dalla città è su uno stradone veloce che lascio in tutta fretta per cercare la pista ciclabile (la Ciclopista del Sole), cosa non facile. Chiedo ad alcune persone del luogo e finalmente la trovo con l’aiuto di un ciclista locale che mi accompagnerà per un tratto. Il paesaggio è molto bello ma la pista è tortuosa e il fondo stradale non sempre perfettamente pulito. A Laives lascio la pista e torno sulla statale che non presenta problemi. Traffico scarso e bella strada. Alte pareti montuose a strapiombo sui due lati, quella di destra molto vicina. Supero Egna, Ora e mi avvicino a Bolzano. Prima di arrivare in città c’è una lunga galleria che si evita deviando per S.Giacomo alla rotonda immediatamente precedente l’ingresso del tunnel. Da S.Giacomo raggiungo Bolzano e seguo le indicazioni per il Brennero, fino a quando vengo fermato da divieti di accesso e svincoli di tangenziale che sembrano non darmi la possibilità di continuare: la strada per il Brennero è praticabile in bici ma arrivarci, almeno da dove mi trovo io, non è immediato (forse basterebbe avere una mappa…). Di nuovo chiedo ad un altro signore in bicicletta che mi accompagna fino all’imbocco della pista ciclabile. Faccio anche quattro chiacchiere e viene fuori che la moglie è siciliana della mia zona e a volte vanno a villeggiare nello stesso paesino in cui ho sempre fatto le vacanze fino a qualche anno fa, e dove tutt’ora vanno i miei genitori – il mondo è veramente piccolo.
Mancano circa 35km a Bressanone, fa caldo e questo ultimo tratto sarà un po’ sofferto. In alcuni tratti (CampodazzoColma) la pista è in costruzione; proseguo sulla statale fino a Chiusa e percorro gli ultimi kilometri che mi separano da Bressanone, con saliscendi un po’ faticosi e soprattutto un vento a favore che per una volta avrei preferito fosse stato contrario: nei momenti in cui la strada volge controvento si sta benissimo, mentre per il resto la fatica della salita rende il caldo quasi insopportabile. L’ultimo hotel prenotato mi aspetta, ma soprattutto una bella nuotata in piscina e una buona cena.

Grauerbear

It’s sunday morning, I take the SS12 road almost desert. Up to Trento the journey is safe and quiet, the valley is very broad and the climb almost negligible. I exit Trento on a very fast road, left very quickly to look for the bike track (Ciclopista del Sole), that is not very easy to find. I ask some local people and eventually I can find it asking another biker. The view on the track is very nice but the road surface is not always perfectly clean, so I prefear to take the normal road in Laives. There is almost no traffic and the road is very nice. High rocky walls on both sides, the right one very close to the road. After Egna and Ora I’m very close to Bolzano. Before getting city center you can avoid a long tunnel by turning left to S.Giacomo in a roundabout just before the tunnel entrance. In Bolzano I have again to ask to find the bike track and avoid some forbidden roads and highway passages. 35km are left to Bressanone, it’s hot and this last part of the route will be somehow hard. The bike track is partly under construction so I take again the main road, with hills and a tailwind that prevent me to be refreshed by air. The last reserved room waits for me, with a nice pool bath and a good dinner.

4 – 30/6: Bressanone – Brennero – Rotholz, 124km


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Verso il Brennero – Road to Brennerpass

La salita verso il Brennero è inizialmente molto dolce. Da Bressanone al passo sono 45km partendo da circa 600m s.l.m per arrivare a 1370; la valle è ancora larga e si sale di poco, la pendenza è intorno al 2-3%. Si attraversa Freienfeld/Fortezza, passando sotto un arco su cui posano delle antiche mura. A Vipiteno si inizia a fare seriamente: è una salita vera, non durissima ma con la bici carica è sicuramente impegnativa, ma almeno regolare e permette di tenere costante il proprio ritmo di pedalata senza continui saliscendi come sarà nei giorni successivi. Saranno 6-7km con qualche breve tunnel. La strada è molto bella, non è ancora alta montagna ma la natura è imponente. Qualche kilometro dopo Colle Isarco la strada spiana, un po’ prima di arrivare a Terme di Brennero. Da lì in poi sarà un lungo tratto praticamente pianeggiante fino al passo, caratterizzato da un rapido cambio delle condizioni meteorologiche. Lungo la salita mi aveva accompagnato un clima complessivamente piacevole, soleggiato e fresco. In cima al passo fa freddo. Il cielo è coperto e tira un vento pungente. Indosso il necessario per affrontare la discesa verso Innsbruck lungo la quale ci sarà anche qualche goccia di pioggia. La picchiata è inizialmente molto veloce, poi la pendenza diminuisce e il vento contrario costringe a faticare un po’ anche in discesa. Si passa sotto l’Europabrucke, una ardita opera autostradale. Si vede Innsbruck a distanza e finalmente la pendenza riprende e ci porta di volata in città. Attraverso facilmente il centro anche con l’aiuto di una mappa presa all’ufficio informazioni turistiche della stazione ferroviaria, dove mi ero fermato per mangiare qualcosa, poi rapidamente sulla strada 171, la stessa che tre anni prima aveva segnato l’inizio della mia prima esperienza di viaggiatore a pedali. Quella volta il tempo era molto brutto, faceva freddo e pioveva. Passando riconosco il posto dove mi ero fermato, un po’ scoraggiato, a cambiare le calze completamente inzuppate. Stavolta è una bella giornata di sole ed è tutto molto diverso. La valle dell’Inn è luminosa e verde, inizialmente circondata da due alte pareti rocciose che successivamente lasciano posto a colline più morbide che allargano la visuale. Arrivo a Rotholz, qualche km dopo Jenbach, dove trovo una tipica Gasthaus tirolese. A cena una buona grigliata di carne, giusto per non prendere l’altro piatto praticamente obbligatorio da queste parti, il Wiener Schitzel (cioè la cotoletta impanata).

Fauna locale – Typical Brennerpass animal

The climb to Brennerpass is at first very light. From Bressanone to the pass it takes about 45km, from about 600 meters above sea level to 1370 (pass altitude). The valley is still broad and the climb is about 2-3%. The climb gets steeper from Vipiteno; it is a real climb now, not hardest but with loaded bike it is not easy; anyway it is regular, without up and downs, so you can keep a stable cycling pace, that will be much better than what will expect me during the next days. The road is very beautiful, it’s not high mountain but nature is great. Few kilometers after Colle Isarco the climb get very ligh, almost flat, just before Terme di Brennero up to the pass. The weather turns very cold and windy. I wear some clothes to protect against cold and start the descent to Innsbruck. The run is initially very quick but after a while the road gets again almost flat and the front wind is rather annoying. Innsbruck is not far from here, visible at distance. I easily pass through the city and take the road 171 through Inntal (Inn valley), the same road I had run in 2005 in my first bike journey. Three years ago it was very cold and rainy. I recognize the same place where I had stopped, rather discouraged, to change my socks completely wet. Today the Inn valley is sunny and green, a very beautiful and pleasant view. In Rotholz, few kilometers before Jenbach, I find a typical Tirol Gasthaus. For dinner a grilled mix, just not to have again the other typical food of this area, the Wiener Schnitzel.